incontri donne che ispirano le donne

“Donne che ispirano le donne”: da Ariosto Social Club, quattro appuntamenti con artigiane, manager e professioniste.

Storie di cambiamento, di rivincita e di successo per nuovi modelli di imprenditoria femminile

Dopo il grande successo del primo ciclo di incontri tenutosi a maggio da Ariosto Social Club, lo spazio poliedrico che ospita appartamenti di pregio per brevi soggiorni, la boutique di Valeria Benatti, la palestra e la spa e che prossimamente vedrà inaugurare il bistrot, prosegue “Donne che ispirano le donne”, nuovi appuntamenti che vedranno protagoniste professioniste, imprenditrici, artigiane che condivideranno la loro storia umana e professionale per un viaggio nell’universo femminile, raccontato da donne per le donne.

Incontri promossi e fortemente voluti da Valeria Benatti, giornalista, scrittrice e per 18 anni speaker di RTL 102.5 da sempre dalla parte delle donne e impegnata a sostegno di una maggiore e più diffusa cultura dello scambio, dell’inclusione e del confronto. “Oggi più che mai abbiamo bisogno di modelli virtuosi a cui ispirarci e questi quattro appuntamenti sono dedicati alla determinazione, alla capacità, alla perseveranza e al coraggio di chi crede e coltiva i propri sogni. Ascoltare le esperienze di chi ce l’ha fatta, stimola a guardarsi dentro e a cercare il proprio talento e la propria strada perché non è mai troppo tardi per cambiare o ricominciare” afferma Valeri Benatti.

Ogni martedì alle ore 18.00, il giardino interno di Ariosto Social Club (via Ariosto 22, Milano) sarà il luogo dove incontrarsi per condividere visioni, storie, idee, progetti, saperi, esperienze.

Il primo appuntamento è fissato per il 14 settembre con “Nonna Galeotta, imprenditrice dal cuore grande”. Silvia Polleri, alias Nonna Galeotta, è una donna visionaria, che ha ideato InGalera, il ristorante presente all’interno del carcere di Bollate. Con un passato nella ristorazione e nel sociale, ha dato vita a un progetto che vuole dare una seconda chance a chi ha sbagliato. “Sono orgogliosa di essere riuscita in questi anni a dare una speranza a 60 carcerati” afferma. La prima in Italia a realizzare una struttura così ambiziosa, oggi InGalera è preso come modello virtuoso anche all’estero.

Il 21 settembre è la volta di Rajae Bezzaz “L’Araba felice”, una bella storia di integrazione. Giovane inviata di “Striscia la notizia” di origini marocchine, ha pubblicato con Cairo Editore la sua autobiografia. Un libro bellissimo che, senza mai rinunciare all’ironia, racconta il difficile passaggio tra due culture così diverse: un grande messaggio di integrazione.

Il 28 settembre “I tessuti di Azita: dall’Iran alle campagne fiorentine”. Azita Arabshahi è una donna che ha molto da raccontare e la sua storia finisce nei tessuti unici con cui confeziona kimono e capi spalla poetici e di rara bellezza. “Il mio lavoro consiste prevalentemente nel tingere, trattare e decorare tessuti di un colore neutro. Le fibre che utilizzo sono sete, velluti, voile, lane, cotoni e lini, tutti rigorosamente naturali al cento per cento: basterebbe una piccolissima percentuale di fibra sintetica per intaccare la colorazione. L’ispirazione è in ogni angolo della natura, in ogni luogo nascosto del mondo. E ciò che mi porta a immergere un pezzo di stoffa senza anima in una bacinella di colore è la curiosità di vedere ciò che avevo immaginato diventare realtà” afferma. La sua collezione sarà disponibile in esclusiva da Ariosto Social Club per pochi giorni.

 

Il ciclo di incontri si chiude martedì 5 ottobre con “Baron Bishop, un’avventura olfattiva! Lancio di The Milano Collection”. Mary Heidrich, insieme al figlio, Laszlo Etro, ha fondato il brand di fragranze originali e raffinate, tutte legate a pezzi di architettura Milanese. “Il nostro obiettivo è quello di trasmettere emozioni olfattive e visive, attraverso la creazione di fragranze e l’arte dello storytelling dei luoghi a cui sono ispirate”. L’avventura comincia con The Milano Collection. Cinque fragranze unisex a base di olio ispirate alla città di Milano. Ogni creazione è un omaggio a una particolarità architettonica che rappresenta parte dell’identità della città stessa: la storia (Archetype), il fascino estetico (Huile de Silence), i suoi abitanti (Sonder), le arti (Tempo Rubato) e il futuro (Vertical).

A latere di questo ciclo di appuntamenti, in concomitanza con il Salone Internazionale del Mobile, Eugenio Vazzano, artigiano siciliano, tra i primi ad aver applicato l’arte dell’upcycling. Da 30 anni applica alle sue produzioni la filosofia del recupero “ri-creativo”, secondo cui il più piccolo ritaglio di stoffa diventa indispensabile per un nuovo mosaico. “Viviamo un momento difficile, un periodo nel quale è necessaria una maggiore attenzione al sociale, all’economia circolare, all’ambiente. Da qui l’impegno di Melilli Factory che ha scelto di accogliere tessuti e stoffe che vengono dal passato e che preferisce prendersi cura degli scarti, trasformarli, dargli nuova vita e valore”. L’idea del recupero è sostanziale nella tradizione siciliana, un esempio ne sono “le frazzate ericine”, pezzi di stoffe lavorate con la tecnica del patchwork che venivano date in dote alle nubende per proteggere i materassi, oggi spiritosi tappeti.

Ogni incontro si chiuderà con un aperitivo e per chi lo desidera sarà possibile visitare la palestra e gli appartamenti.

Tutti gli appuntamenti sono moderati da Valeria Benatti e aperti al pubblico su prenotazione chiamando al 345 0336122 o scrivendo una mail a store@ariostosocialclub.com